Vohar – Doomsday

Agosto 4, 2024

Ciao a tutti! Sono Daniele Scaduto, giocatore di Magic molto appassionato dei formati Legacy e Centurion.

Devo tutte le mie conoscenze alla fortuna di aver potuto conoscere e ricevere guida ed insegnamenti da Luca Fasoli, uno dei migliori giocatori Italiani di Magic della carta Doomsday, con il quale oggi in questo primer scritto a quattro mani, proviamo a spiegare potenzialità e funzionalità di questo comandante, molto esplorato e giocato nel panorama attuale Centurion ma, fortunatamente, non nella versione “Fasoliana” bensì con un gameplan che punta tutto sulla meccanica reanimator.

Il nostro piano risulta profondamente diverso, un piano Combo che passa dalle magiche linee di Doomsday, una stregoneria costo tre neri specifici che prevede il dimezzamento della nostra totalità di punti vita per eccesso, in cambio della scelta di 5 carte (tra grimorio e cimitero) che diventeranno il nostro nuovo mazzo, il resto delle carte sarà esiliato.

“Tanti scrivono frasi in rima, poche di quelle diventano poesie”.

Ci trovate su Moxfield come Fuz65 e DaniScadu e questa è la lista che attualmente stiamo giocando. Buona lettura!

Innanzitutto partiamo dall’analisi delle abilità di Vohar, Vodalian Desecrator:

  • la prima istanza è un’abilità attivata che ci permette di pescare una carta e scartarne un’altra, laddove la carta scartata sarà un istantaneo o una stregoneria, Vohar, Vodalian Desecrator ci farà guadagnare una vita a discapito di una persa per l’avversario.
  • la seconda istanza è un’altra abilità attivata, al costo di due mana generici e solamente alla velocità di una stregoneria, possiamo sacrificare Vohar, Vodalian Desecrator per poter castare nuovamente un istantaneo o una stregoneria dal nostro cimitero esiliandola dopo il suo riutilizzo.

Le due abilità possono in alcune situazioni sinergizzare con il nostro piano, vanno però analizzate singolarmente ed entrambe offrono interessanti ed utili vantaggi per la realizzazione del gameplan.

Pescare e scartare aiuta a filtrare il mazzo consentendoci di liberarci eventualmente di carte che nella precisa situazione possono non essere ottimali trovandone altre migliori.

La seconda abilità permette di riconsiderare una risorsa presente nel cimitero avendo così la possibilità di riutilizzarla.
La meccanica del cantrip è una componente fondamentale per trovare la vittoria attraverso la carta Doomsday e Vohar, Vodalian Desecrator, in questo caso, dando la possibilità di pescare e scartare ci permetterà un ingresso pressoché gratuito nella pila delle cinque carte.

Al momento, non esistono comandanti migliori per agevolare questo piano, sebbene Rona, Herald of Invasion sia una variante valida, introducendo una serie di combo a base Mox Amber (- vedi lista di Matteo Gulmini).

Fondamentalmente che cosa fa questo mazzo?

Parliamo di un mazzo control-combo con una buona capacità d’interazione con l’avversario grazie alla presenza di counter, scartini e removal; un deck sufficientemente versatile che permette di direzionare e gestire il game a seconda delle esigenze della situazione per arrivare a trovare la carta Doomsday avendone già pianificato l’utilizzo nel modo più minuzioso ed impeccabile possibile.

Struttura del mazzo

Planeswalker

Jace, Wielder of Mysteries, proiezione Centurioniana di Thassa’s Oracle, è la nostra win condition, grazie alla sua abilità statica e all’attivazione del +1 ci permetterà, a posteriori della risoluzione di Doomsday, di vincere la partita.

Creature

Il comparto creature vanta quattro tipologie di effetti impattanti sulla nostra partita.
Abbiamo cantrip, graveyard recursion, bouncing e tutore.

Più specificamente parliamo di carte come la Baleful Strix, Street Wraith, Psychic Frog e Jace Vryn’s Prodigy per ampliare la possibilità di card-drawing, quest’ultimo (se flippato) a braccetto con lo Snapcaster Mage, consentono recursion dal cimitero su istantanei e stregonerie.

Brazen Borrower è un ottimo out per situazioni dove alcuni permanenti possono bloccarci o rallentarci il piano Combo.

In ultimo la Drift of Phantasm grazie alla sua abilità di trasmutare diventa un tutore ottimale per carte con costo di mana convertito pari a tre, e con il medesimo costo di evocazione, un parante volante piuttosto sottovalutato ma sovente efficace.

Stregonerie ed istantanei

Occupano l’esatto 50% del mazzo.

Queste due tipologie di carte desideriamo analizzarle congiuntamente poiché riconducibili entrambe in cinque macro gruppi, per ognuno di essi, si è cercato di mettere all’interno della lista le carte che garantiscono un miglior equilibrio tra costo efficacia e sinergia. I cinque gruppi sono i seguenti:

  • Tutori, partendo dai classici Profane Tutor, Personal Tutor e Grim tutor, la shell apre le porte anche al Perplex grazie alla sua abilità di trasmutare;
  • Counter, ponendo enfasi e attenzione su quelli che hanno la possibilità di essere giocati non pagandone il costo di mana come Pact of Negation;
  • Removal, tendenzialmente a basso costo di mana per permetterci di guadagnare tempo per il nostro piano oppure rimuovere creature con abilità particolarmente fastidiose;
  • Cantrip, cuore del mazzo, fondamentali per portare avanti il nostro piano e per garantirci una chiusura il più possibile protetta;
  • Scartini utili per arginare alla fonte potenziali minacce e ricavare informazioni importanti dalla mano avversaria in relazione al nostro piano.

Vi sono ancora presenti due rituali che forniscono mana nero, il Dark Ritual ed il Cabal Ritual ed una via alternativa alla chiusura attraverso Doomsday, la Demonic Consultation. Quest’ultima se ben giocata permette di conquistare la vittoria avendo Jace Wielder of Mysteries in campo.

Artefatti

Il numero di artefatti presenti nella lista è decisamente ed esclusivamente relegato agli artefatti fondamentali per il piano. Parliamo del Lion’s eye Diamond, fondamentale in un buon 70% delle pile da cinque carte di Doomsday che comporremo. Il Lotus Petal, sassolino utile a fornirci un mana in più senza nessun tipo di investimento da parte nostra ed infine The One Ring, molto forte per la meccanica cantrip ed utile per proteggerci dai nostri avversari.

Incantesimi

L’unico incantesimo al momento utilizzato è Necropotence. Un incantesimo che permette di perdere punti vita per ogni carta che decidiamo di esiliare momentaneamente dalla cima del nostro mazzo. All’inizio della nostra discard queste carte verranno poi aggiunte alla nostra mano.
Compatibilmente con i nostri punti vita la Necropotence offre la possibilità, se ben utilizzata, di costruirci la mano ideale per provvedere alla chiusura.

Terre

Per quel che concerne questo archetipo parliamo di un numero di terre che si aggira sulle 36. È importante sottolineare che per il nostro piano ci sono alcune carte fondamentali come il Gush che richiedono la presenza della doppia Isola, nonché Doomsday stessa che richiede il triplo nero per essere giocata. In ragione di ciò si utilizzano più terre basiche rispetto gli altri archetipi.
Si fa uso anche di terre mediocri con i sottotipi isola (Sunken Hollow e Fetid Pools) che normalmente non si includono volentieri in mazzi spinti.
Qualche parola può essere spesa in favore del Lake of the Dead, una terra che al suo ingresso richiede il sacrificio di una palude in cambio della possibilità di restare in campo e un ulteriore sacrificio di una palude per poter offrire quattro mana neri. Una terra delicata, che sovente non va vista come una normale terra bensì come un rituale per aggiungere mana. Se giocata nel momento corretto consente l’acquisizione momentaneamente gratuita di sei mana neri, una spinta notevole per il piano del mazzo.

Strategie di gioco

Nonostante il costo esiguo, Vohar, Vodalian Desecrator non è un generale di cui si possa abusare. Il game plan non deve dipendere in maniera esclusiva dal nostro comandante. Il mazzo deve e può giocare anche senza di lui sul board.

Il nostro piano prevede la risoluzione della carta Doomsday , da essa, la costruzione di una pila di 5 carte il più delle volte composta da Gush, Gitaxian Probe, Lion’s eye Diamond, Jace Wielder of Mysteries e una carta X.

Nel caso abbiamo in campo Vohar, Vodalian Desecrator in campo o il possesso di un altro modo per pescare una carta, procederemo all’ingresso nella pila, dove troveremo Gush, un doppio cantrip potenzialmente senza costo di mana se per giocarlo si riprendono in mano due isole. Grazie a lui ci troveremo in mano il diamante e la sonda, giocheremo il diamante e successivamente la sonda, al quale sarà fondamentale mantenere priorità rispondendo con il sacrificio del diamante così da pescare Jace, Wielder of Mysteries con tre mana blu in pool, giocheremo Jace e per vincere attiveremo la sua abilità, macinando l’ultima carta e provando a pescare dal mazzo che non avremo più.

Solo da questa spiegazione emergono notevoli accorgimenti che un giocatore deve necessariamente considerare per procedere in questo piano combo. Sono necessarie tre fonti di mana nero ed un numero esiguo di punti vita per giocare la Doomsday, due isole per poter giocare il Gush (sostituibile da Night’s Whisper in qualità di cantrip doppio, quest’ultimo però non gratuito in termini di investimento del mana) e la considerazione di innumerevoli interazioni che rovinerebbero completamente il nostro piano, come ad esempio carte che macinano il mazzo, counter ed interazioni specifiche con Jace, Wielder of Mysteries come removal o effetti bounce oppure carte come Endurance con un etb particolarmente fastidioso per il nostro piano. In ragione di ciò, a giustificare quanto detto in precedenza. Il piano va ponderato in ogni piccolo suo dettaglio senza lasciare veramente nulla privo di nostra valutazione, il prezzo da pagare sarebbe la diretta sconfitta, e proprio in questo si differenziano le abilità dei giocatori che si approcciano al piano Doomsday.

Match up e punti deboli

l mazzo ha una struttura molto solida che consente di affrontare dignitosamente quasi tutti i match up del meta attuale. Per quanto riguarda gli aggro, non sono match up particolarmente sfavorevoli. Sarà importante scegliere bene la mano iniziale, una partenza turbo può essere una buona scelta ma ahimè molto rara, più probabile trovare una mano con ottime ed efficaci risposte a basso costo mana per poter prendere tempo e gestire il nostro piano di chiusura intorno il quarto quinto turno.

Per ciò che concerne invece match up dal piano control o midrange la variabile di gioco nostra sarà molto legata alla presenza del colore blu tra quelli presenti nel mazzo dell’avversario in quanto si presume un numero di interazioni con il nostro piano più elevato, in ragione di ciò è importante valutare un prolungamento del tempo in termini di strategia per raggiungere il nostro obiettivo. Sarà quindi importante avere risorse che ci danno la possibilità di vedere con la massima chiarezza la situazione del nostro avversario, che ci diano quindi la possibilità di poter programmare diligentemente il momento giusto dove fare le nostre mosse, o quanto meno, di rispondere ad eventuali interazioni plurime in pila.
Al momento Tivit, Seller of Secrets, Oloro, Ageless Ascetic e Atraxa, Grand Unifier rappresentano un match up sufficientemente complicato, tuttavia, come detto prima, non impossibile. Complicati da giocare, ma molto favorevoli, la nostra situazione sarà potenzialmente più snella e proattiva, alla lunga se non ci viene posto un clock una via la si riesce a trovare.

Le nostre maggiori difficoltà si verificano nell’affrontare mazzi tempo come lo storico Geist of Saint Traft, Ghyrson Starn, Kelermorph, la nuova arrivata Eris, Roar of the Storm e in qualche modo anche Niv-Mizzet, Parun, che per definizione, grazie al loro pool di risorse per gestire il piano avversario, grazie alla pressione che sovente mettono i board creati da questa tipologia di mazzi, diventa complicato riuscire a gestire in termini di risorse presenti nella nostra shell, sia un board opprimente che le interazioni sulle nostre giocate.
Pertanto contro i mazzi proattivi la priorità sarà gestire la situazione il più possibile rallentando il piano dell’avversario per avere le tempistiche di raggiungimento del nostro, mentre contro mazzi reattivi dovremo dosare le minacce per scoprire le soluzioni a disposizione dei nostri avversari e poterci girare efficacemente intorno, quello che in gergo si definisce “grindare“.

Conclusioni

Il mazzo è sicuramente divertente e interattivo ma anche piuttosto complesso; dovremo guardare abbastanza in là nel game (sentiamoci giocatori di scacchi!) pensando sia a preparare il terreno per chiudere in maniera efficiente che a rimanere vivi. 

Speriamo che questo articolo possa esser d’aiuto per i lettori a comprendere meglio la struttura del mazzo, le peculiarità di questo comandante ma soprattutto la meraviglia di giocare Doomsday.

A cura di
Daniele Scaduto, Luca Fasoli

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